Sibillini, un’escursione per l’inverno

Un’escursione nei giorni d’inverno: l’eremo di Soffiano nell’alta valle di Rio Terro (Sarnano)

L’eremo di Soffiano ( e il vicino convento di San Liberato) sono due luoghi molto noti della montagna sarnanese, alle falde orientali del Monte Ragnolo.
Qui i Sibillini s’innalzano bruscamente sulle antistanti colline arenacee su cui sorge il borgo medievale di Sarnano, e con le loro cime più note, Pizzo di Meta, Ragnolo e Pizzo di Chioggia, formano un aereo balcone su tutto il Piceno. Il loro versante orientale scosceso, selvaggio e ricco di boschi, è profondamente inciso dal Rio Terro che si origina qui da due rami che scendono in forre incassate tra Pizzo Meta e Ragnolo una, dal Pizzo di Chioggia e i Montioli l’altra. A precipizio su quest’ultima al di sotto della fascia di rocce rosse che spiccano da lontano, in un incavo della roccia si trovano i resti dell’antico Eremo di Soffiano.

Il luogo è stato centro di eremitaggio fin dal primo medioevo, quando intorno al 1000 religiosi di probabile famiglia benedettina vi si installarono e costruirono una prima cappella dedicata al beato Marcello in valle Cupa. Divenne però molto più noto secoli dopo quando vi si stabilirono i francescani che successivamente dettero origine al vicino convento di san Liberato. Le loro vicende sono suggestivamente riportate nei Fioretti di San Francesco, redatti nel vicino convento sarnanese di Valcajano, da fra Ugolino da Montegiorgio.

Il luogo è oggi facilmente raggiungibile in auto attraverso una carrareccia e quindi un breve tratto di sentiero nel bosco. Si può però godere meglio della bellezza dei luoghi percorrendo le antiche strade rurali che fin dal medioevo salivano verso la montagna dai centri di fondovalle.

ANDATA. Si può partire dalla frazione di Vallato. Imboccata la strada per san Liberato la si lascia subito dopo che questa ha attraversato il fosso di san Liberato, per la carrareccia che tra faggi sale a sinistra. Si tratta della vecchia strada per san Liberato che si segue, salendo, fino al convento. Si prosegue verso la fonte Brunforte fino al bivio con la strada che sale ai Montioli (asfaltata). Al bivio si scende a sinistra verso Terro, ma subito dopo, a destra, in corrispondenza di un casaletto e di una presa dell’acqua, s’imbocca la sterrata cha a destra, tra campi e boschi, procede quasi in piano fino ad una vecchia cava di breccia abbandonata. Si prosegue ancora scendendo (ignorare le deviazioni a destra) fino allo spiazzo da cui ha inizio il sentiero per Soffiano. Lo si percorre prima salendo e poi scendendo, nel bosco. Infine il sentiero in leggera salita giunge a Soffiano.

RITORNO. Per la stessa strada fino al bivio per i Montioli. Qui si procede verso il convento di San Liberato per un breve tratto e la si lascia imboccando la strada (asfaltata) a destra che scende tra le villette di frazione Cesarello. Alla fine dell’insediamento turistico imboccare la sterrata che scende nel bosco e seguirla fino a tornare a Vallato (bivio Vallato-San Cassiano)